Enrico Bonaso, il pilota che il 9 ottobre del 2016 piombò fuori pista con la sua Renault Clio investendo in pieno un gruppo di spettatori ed uccidendo il 57enne di Asti Enrico Anselmino, nel processo che si è aperto oggi a San Marino sarà ascoltato solo come testimone. Probabilmente il 4 giugno, giorno in cui il commissario della Legge Roberto Battaglino ha fissato la prossima udienza ed entro il quale si presume saranno ascoltati tutti i testi ammessi, per fare chiarezza sulla responsabilità degli otto imputati: tre commissari di percorso, l’allestitore della prova speciale, quattro componenti dell’equipaggio delle auto di sicurezza, tra cui tre sammarinesi. In sostanza a rispondere di omicidio colposo, lesione colpose e concorso formale di reati è chiamato chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza nella via di fuga della postazione al bivio tra via Piana e via Giacomini, in un punto in cui il pubblico non avrebbe dovuto starci e dove le bandelle erano verdi, non rosse come prevede il piano di sicurezza. Si sono costituiti parti civile le persone rimaste ferite nell’incidente, sei più la compagna ed il figlio disabile di Anselmino. Parte lesa anche la figlia della donna, che viveva con loro.
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