Inferno al San Bartolo: da Vallugola a Fiorenzuola vegetazione distrutta dalle fiamme
Le prime fiamme nella boscaglia, ieri nel tardo pomeriggio. Nella notte, nonostante il pronto intervento dei vigili del fuoco di Pesaro, Rimini, Ancona e Macerata Feltria, il fronte dell'incendio si è rapidamente ampliato e interessato quasi tutta la vegetazione lungo il litorale marchigiano, sul confine con la Romagna.
Poco dopo mezzogiorno le fiamme sono state domate dalle squadre dei vigili del fuoco ma l'attenzione è tuttora molto alta.
In mattinata due Canadair e l'elicottero dei Vigili del Fuoco hanno effettuato oltre cento lanci di acqua dall'alto e hanno dato un contributo determinante per vincere la sfida alle fiamme che hanno lambito gli abitati di Fiorenzuola e Casteldimezzo. La casa del sammarinese Luciano Capicchioni è stata assediata dalle fiamme ma quasi per miracolo ha riportato solo qualche danno al portico e al parco attuguo. Oltre 70 – tra abitanti e turisti - le persone evacuate: la maggior parte a Casteldimezzo.
Ma si poteva intervenire già ieri sera coi Canadair? I Vigili del fuoco ci hanno spiegato che dal tramonto all'alba le operazioni aeree di spegnimento incendi vengono sospese, perchè i voli si svolgono a bassissima distanza dal suolo e sarebbe impossibile vedere eventuali ostacoli pericolosi.
Lo scenario del litorale – considerato una delle perle dell'adriatico - dopo il devastante incendio ha cambiato volto. Tutto nero. La vegetazione, praticamente, non c'è piu' e di conseguenza aumenta il rischio frane. 'Il San Bartolo è danneggiato ma - ha commentato il sindaco di Pesaro Ricci - Tornerà più bello che mai''.
l.s.