Disturbi del sonno, quattro interventi chirurgici, vista compromessa. In aula è la vittima stessa a raccontare quell’incidente sul lavoro che le ha cambiato la vita, rivelando il peso sociale dei numeri di cui vi abbiamo dato conto recentemente: 549 infortuni nel 2016. Era il 22 novembre di due anni fa, la dottoressa era stata assunta da pochi giorni alla Centrale del Latte, ed era impegnata nel laboratorio analisi per il controllo qualità, servizio attualmente esternalizzato. Durante la procedura di verifica di colture batteriche le scoppiò in mano una bottiglietta messa precedentemente nel microonde: l'urto la investì il viso, ed un occhio, tanto che oggi guida con una patente speciale. Si è costituita parte civile in un processo che deve accertare le responsabilità di Ugo Bonifazi, presidente della Cooperativa che l’ha in gestione e Francesco Pedini Amati, responsabile della società consulente per la sicurezza sul lavoro, a cui la Centrale si era affidata per documenti di valutazione dei rischi e la formazione. Le testimonianze per verificare le condizioni di sicurezza del laboratorio proseguiranno il 7 maggio, giorno in cui sono previste anche le conclusioni.
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