I segretari della Federazione industria Csu, Enzo Merlini e Giorgio Felici, definiscono assurda la prognosi di 30 giorni assegnata all'operaio che, a causa di un infortunio sul lavoro, rischia di perdere l'uso della mano. Infortunio che all'uomo è già costato tre dita ed una lesione ad altre due. Spiegano i due segretari: “La legge antifortuni è chiara: stabilisce la gravità di un incidente in base ai tempi di guarigione, dunque è assurdo pensare che in un solo mese si possa ristabilire la funzionalità di una mano così gravemente amputata e lesionata”.
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