Un'esplosione devastante, quella avvenuta a piazza Sultanahmet – nei pressi dell'obelisco di Teodosio -, così potente che è stata udita anche nei quartieri vicini. 10 persone sono morte. 9 sarebbero di nazionalità tedesca. 15, i feriti. Attentato suicida: secondo le autorità turche il kamikaze sarebbe un saudita legato all'ISIS; Nabil Fadli, il suo nome; inizialmente si era parlato invece di un siriano di 28 anni. “È necessario, ha detto Angela Merkel, intervenire al più presto contro il terrorismo internazionale e dobbiamo agire in modo deciso contro questo”. L'obiettivo dell'azione sembra evidente: mettere in ginocchio il settore turistico turco, una delle colonne dell'economia del Paese. La zona dove si è verificata l'esplosione, infatti, ospita il complesso della Moschea Blu e di Santa Sofia, ed è sempre affollata di visitatori stranieri. Il primo ministro Davutoglu ha subito indetto un vertice di emergenza per gestire la situazione. Intanto il governo turco ha imposto il divieto sulla diffusione delle notizie, da parte dei media nazionali. Non è la prima volta che le autorità annunciano una simile misura. In un'altra zona di Istanbul, nel quartiere di Maltepe, il cantiere di un centro commerciale è stato avvolto dalle fiamme. Almeno 14 operai presenti sul cantiere erano rimasti intrappolati, poi sono stati liberati. Ma non ci sarebbero collegamenti con l’attentato di Sultanahmet. La Farnesina sta verificando l'eventuale coinvolgimento di italiani nell'esplosione e consiglia di evitare la zona dell'attacco.
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