Londra: duplice attacco terroristico, 7 morti e decine di feriti
“Quando è troppo è troppo – ha dichiarato la premier Theresa May, ancora scossa per l'accaduto -; le cose devono cambiare”. Quanto successo ieri, in tarda serata, nel centro della metropoli inglese, è un incubo che si ripete. E questa volta non si può dire che si trattava di un lupo solitario, uno squilibrato; è stato un attacco coordinato, con l'obiettivo di uccidere il più possibile. Il primo atto a London Bridge, con una dinamica pressoché identica all’attentato del 22 marzo scorso a Westminster. Un furgoncino si è lanciato a tutta velocità sui passanti, travolgendone a decine. Poi dal mezzo sono usciti 3 terroristi; armati di coltelli, hanno infierito sulle persone a terra. Quindi se ne sono andati, mentre arrivavano i primi soccorsi. Ma l'azione del commando non era ancora terminata. Il furgone ha proseguito per Borough Market; qui i terroristi hanno fatto irruzione in bar e ristoranti, e tirato fendenti all'impazzata sui clienti. “Questo è per Allah”, avrebbero gridato. 8 minuti: questa, in totale, la durata dell'azione. Poi è entrata in azione la Blue Thunder, la squadra speciale anti-terrorismo dell'esercito britannico, e gli assassini – che indossavano finte cinture esplosive - sono stati eliminati. Il bilancio di questa notte di sangue è comunque pesante: 7 morti, 48 feriti, alcuni in gravi condizioni. Le indagini, per individuare eventuali fiancheggiatori, sono scattate immediatamente. Perquisito l'appartamento in cui viveva uno degli attentatori. Secondo fonti di stampa, era un uomo dai tratti mediorientali, che aveva moglie e figli. Arrestate dodici persone. La Gran Bretagna è sotto choc, e Conservatori e Laburisti hanno temporaneamente sospeso la campagna elettorale; ma il voto – ha sottolineato Theresa May – è confermato per l'8 giugno. Una scelta condivisa dal sindaco di Londra Sadiq Khan. Confermato anche il concerto in memoria delle vittime della recente strage di Manchester, che si terrà questa sera allo stadio Old Trafford di cricket. Le forze dell'ordine annunciano tuttavia che saranno schierati più agenti, rispetto al già ingente numero previsto. Ogni persona sarà sottoposta a controlli, diramato anche un invito a non portare borse, per rendere più rapide le verifiche. Un clima di terrore, quello provocato in tutta Europa, dal terrorismo di matrice jihadista, che ha avuto pesanti effetti – sempre ieri sera – a Torino. Decine di migliaia di persone stavano assistendo, in Piazza San Carlo – dove era stato allestito un maxischermo – alla partita della Juventus. Sul finire del match qualcuno avrebbe fatto esplodere un petardo, e c'è chi avrebbe gridato all'attentato, dando il via ad un primo fuggi fuggi. La psicosi di un “allarme bomba” è stata amplificata da un secondo boato, provocato dalla caduta di un parapetto. A quel punto il panico è stato totale, e una massa enorme di persone ha cercato di uscire dalla piazza, travolgendo chiunque. Oltre 1.500 i feriti, 3 dei quali in prognosi riservata: un bambino di 7 anni e due donne. Una scena che – a molti – ha ricordato la tragedia dell'Heysel. Aperta un'indagine per procurato allarme.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy