A due giorni del violento nubifragio che ha colpito Rimini è ancora difficile fare una conta dei danni. Intanto c'è stato un nuovo vertice in prefettura per fare il punto della situazione e degli interventi da mettere in atto. Anche nella notte le pompe hanno continuato a lavorare per liberare garage e scantinati dall'acqua. Soprattutto in centro. Molti negozi sono rimasti chiusi per le conseguenze, come il Conad di via Serpieri, che si trova sotto il livello stradale. Colpite anche scuole, banche e imprese. Molti cittadini hanno svuotato i locali allagati e messo in strada mobili, vestiti, oggetti rovinati dal fango, in attesa del passaggio del servizio straordinario di Hera per la raccolta delle cose deteriorate. Il comune sta pensando di chiedere lo stato di calamità naturale, se ci saranno gli estremi. La protezione civile ha confermato l'allerta maltempo fino al pomeriggio e in mattinata è tornato a piovere. Tanto che l'amministrazione cittadina ha di nuovo aperto gli scarichi per evitare ulteriori difficoltà.
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