Maltrattava bimbi, Cassazione annulla ritorno libertà maestra

Maltrattava bimbi, Cassazione annulla ritorno libertà maestra.
La Cassazione ha annullato il provvedimento del tribunale della Libertà di Bologna col quale si rimetteva in libertà la maestra d'asilo Loredana Pacassoni, 61 anni, indagata dalla procura di Rimini per maltrattamenti in classe. La maestra era stata arrestata il 22 aprile dai carabinieri in esecuzione ad un'ordinanza del gip Fiorella Casadei che, accogliendo le tesi del sostituto procuratore Davide Ercolani, aveva ordinato gli arresti domiciliari per la donna filmata in alcuni atteggiamenti ritenuti non educativi ma riconducibili al 572 del codice penale, ossia maltrattamenti su minori.
Poco meno di un mese e mezzo dopo, il Tribunale del Riesame di Bologna aveva motivato, il 9 di giugno, la sentenza con la quale aveva annullato il provvedimento del gip Casadei rimettendo in libertà la maestra. Per i giudici della libertà non c'erano "indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti verso i bambini; nessuna condotta violenta o aggressiva, nessuna percossa, né alcun utilizzo di urla o espressioni ingiuriose; e ancora, nessuna turbativa alla serenità dell'ambiente scolastico".
Così come avevano spiegato gli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini difensori della maestra. La decisione era stata quindi impugnata dal pm Ercolani e ora la Cassazione risponde dando torto a Bologna, dicendo che va rifatta un'udienza perché i maltrattamenti potrebbero sussistere. Ciò ovviamente non comporterà il ripristino dei domiciliari per la maestra che al momento non ha ripreso l'insegnamento.
"Allo stato non è possibile in alcun modo ipotizzare le motivazioni in punto di legittimità per le quali la Suprema Corte è pervenuta a tale decisione - replicano i difensori della donna - per cui non ci resta che attenderne il deposito per svolgere ogni e più opportuna valutazione al riguardo. Eravamo e siamo convinti della bontà e fondatezza del provvedimento del Tribunale della Libertà di Bologna favorevole alla nostra assistita, scrivono Moreno Maresi e Mattia Lancini - ed in tal senso erano state rassegnate le conclusioni della difesa nel corso della discussione; peraltro anche il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione nel corso dell’udienza di ieri aveva concluso il proprio intervento richiedendo che venisse dichiarato inammissibile il ricorso proposto dal PM di Rimini con conseguente conferma del provvedimento del Tribunale di Bologna.

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