Marano in sofferenza: nel torrente sostanze organiche e sversamenti industriali
Nei giorni scorsi il rio Ca' Chiavello, affluente nel torrente Marano, si presentava in più punti di colore scuro, quasi nero. Numerose le segnalazioni dei cittadini alle autorità. In via Campo del Fiume è intervenuta la Protezione Civile, in collaborazione con la Polizia Civile, il Dipartimento Prevenzione dell'Iss e una ditta privata che ha subito messo in opera un'attività di spurgo. Inoltre sono state poste delle barriere contenitive in vari punti in modo da bloccare il flusso dell'inquinamento. Le ultime – è stato spiegato – si trovano nei pressi della Ceramica Faetano dove ora la situazione è visibilmente migliorata, anche se il torrente, in generale, continua ad essere in forte sofferenza. Ancora scuro invece il corso d'acqua a monte, all'altezza di strada del Sabattino. All'origine, pare, l'ostruzione di un collettore che ha riversato direttamente nel fosso le acque reflue delle abitazioni circostanti. È invece certa la moria di un elevato numero di pesci. Le indagini sono ancora in corso, così come si attendono le analisi dei campionamenti. A questa situazione, è infatti possibile si sia aggiunta anche lo sversamento di prodotti industriali, in particolare acetato. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Fra le segnalazioni anche quella dell'ex consigliere comunale di Riccione Emanuele Montanari che, come riportato dal Corriere Romagna, durante una passeggiata all'interno del territorio sammarinese, si è ritrovato davanti quella che ha definito “una massa nera e maleodorante”. “È un momento di secca – afferma con preoccupazione -, quindi quest'acqua inquinata rimane stagnante in questo punto, ma – spiega – con una semplice pioggia potrebbe riprendere a scorrere, rischiando di trascinare a valle e poi in mare tutte le sostanze dannose”. Da qui ai divieti di balneazione, dunque, il passo è breve.