Maxi sequestro della Dia al 're del vino'; Melandri condannato anche a San Marino
A San Marino l'appello si è aperto due giorni fa
La Dia di Bologna ha sequestrato 50 milioni a Vincenzo Secondo Melandri, 51enne ravennate il cui nome è noto anche a San Marino per via di un processo per riciclaggio appena arrivato in secondo grado di giudizio. Ribattezzato “il re del vino” era stato condannato a nove anni e mezzo di reclusione in Italia per associazione per delinquere, riciclaggio e auto-riciclaggio nell'ambito della inchiesta 'Malavigna'.
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Il provvedimento di oggi calcolato sulla base della sproporzione tra redditi dichiarati negli ultimi 20 anni e i beni nella disponibilità dell'uomo. In totale sono stati interessati 74 immobili tra fabbricati e terreni situati in Emilia Romagna e Lombardia, partecipazioni societarie, auto di lusso e 20 rapporti bancari di cui uno da 9 milioni di euro a San Marino. Nel 2012 era stato già coinvolto nell'operazione 'Baccus', riguardante la criminalità organizzata cerignolana: all'interno di quella operazione il “re del vivo” venne accusato di avere occultato milioni e milioni di euro sul Titano facendo figurare operazioni commerciali con l'”Azienda Vinicola alla Grotta srl” da lui amministrata. Condannato a 4 anni e 6 mesi nel gennaio del 2019, l'appello si è aperto mercoledì davanti al giudice David Brunelli.