Morto Gualtiero Marchesi, maestro della cucina italiana. Il 27 aprile era stato ricevuto dai Capitani Reggenti
I funerali si terranno venerdì 29 dicembre alle ore 11 nella chiesa di santa Maria del Suffragio a Milano. Lo ha reso noto la Fondazione che porta il suo nome, precisando che Marchesi sarà quindi sepolto accanto ai suoi cari nel cimitero di San Zenone Po.
Marchesi nasce a Milano nel 1930. La sua formazione professionale inizia a St. Moritz e poi si perfeziona in alcuni ristoranti francesi. Ritorna in Italia nel 1977 e inaugura a Milano il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva riscuotendo un immediato successo: una stella della guida Michelin, che diventano due nel 1978 e tre, per la prima volta in Italia, nel 1985. Stelle che in seguito, primo al mondo, restituirà: in quel rifiuto ad essere 'classificato' c'è la strenua difesa della cucina italiana bistrattata - spiega - senza motivo a danno della rivale d'Oltralpe. Nel 1986 viene insignito Cavaliere della Repubblica e nello stesso anno gli viene consegnato l'Ambrogino d'Oro, la più alta attestazione di stima della città di Milano. Nel 1989 riceve, primo in Italia, il premio internazionale "Personnalité de l'année" per la gastronomia e nel 1991 viene nominato Commendatore. Marchesi continua per tutta la vita a ricevere prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Artusi nel 1998. Nel 2001 gli viene conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze dell'Alimentazione all'Universitas Sancti Cyrilli di Roma. Nel gennaio 2004 apre i battenti Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fortemente voluta da Gualtiero Marchesi, che ne diventerà rettore. Poi, nel 2008, lo chef famoso in tutto il mondo avverte il bisogno di riavvicinarsi alla sua città natale: nasce così il ristorante 'Teatro alla Scala Il Marchesino', il suo omaggio alla musica, alla famiglia e alla città. "La cucina italiana - scrive l'editore Cinquesensi - saluta l'uomo di cultura, l'imprenditore, il cuoco, uno spirito libero, arguto e coraggioso, ma continuerà a fare riferimento al Maestro dei maestri, che ha cambiato radicalmente la tradizione culinaria del nostro Paese".
San Patrignano si stringe attorno alla famiglia del Maestro Gualtiero Marchesi per la sua scomparsa. I ragazzi e i responsabili della comunità ricordano con grande affetto non solo lo chef, ma ancor prima l'uomo che con grande curiosità e disponibilità si era avvicinato alla realtà riminese per conoscerla, scoprirla e sostenerla. Lo ha sempre fatto con lo stesso grande amore dimostrato per la cucina, affiancando la comunità in diversi progetti ed eventi legati all'agroalimentare di San Patrignano, ad iniziare proprio da quel panettone al cioccolato da lui sostenuto e incoraggiato in uno dei tanti eventi di Expo ideato assieme. Senza dimenticare il suo apporto anche nel progetto di artigianato riguardante il riutilizzo di barrique, quando aveva scelto di disegnare una porta. Un maestro che è stato al fianco di San Patrignano in questi anni donandosi ogni volta ai nostri ragazzi con grande umiltà e avendo per loro sempre una parola di incoraggiamento, motivo per cui la comunità non potrà mai dimenticarlo.
L'intervista di Francesco Zingrillo allo Chef Gualtiero Marchesi nella sua ultima visita in Repubblica