Molestie a Palazzo: sentenza attesa il 20 settembre
Processo a porte chiuse. Il Consigliere Npr Giacomo Simoncini accusato per fatti avvenuti mentre era Capitano Reggente. Ammesso anche lo Stato, come parte civile, oltre alla presunta vittima e all'Authority Pari Opportunità
Potrebbe arrivare già il 20 settembre, o al più tardi in una successiva udienza, il verdetto del processo a Giacomo Simoncini, accusato di violenza privata e atti indecenti, dopo la denuncia presentata da una dipendente della Segreteria Istituzionale. I fatti risalgono a marzo 2022, quando il consigliere di Npr, era Capitano Reggente. Il giudice Adriano Saldarelli ha ammesso la costituzione parte civile anche dell'Eccellentissima Camera ( e cioè lo Stato, ndr), oltre a quelle della donna presunta vittima di molestie e dell'Authority Pari opportunità, già costituite fin dall'istruttoria. Per il 20 settembre in programma l'audizione di alcuni testimoni ed anche, eventualmente, dell'imputato – difeso dagli avvocati Stefano Pagliai e Gian Nicola Berti - e della presunta vittima, rappresentata dall'avvocato Antonella Mularoni. Simoncini si è sempre professato innocente. Presenti in aula, oggi, sia lui sia la donna che l'ha denunciato. Sulla vicenda è pendente anche un sindacato della Reggenza ma il Collegio Garante ha sospeso il procedimento in attesa dell'esito in sede penale.
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