Morte Riina: Giacomo Di Girolamo, "Cosa Nostra sta finendo, ma non la Mafia"
Aveva appena compiuto 87 anni, il boss corleonese; poi il decesso – nella notte – nel reparto detenuti dell'ospedale di Parma, dopo una lunga malattia. La carriera in Cosa Nostra di Totò Riina fu rapida e sanguinosa. Al suo nome sono legati alcuni dei più feroci attacchi allo Stato: dall'omicidio di Piersanti Mattarella, alle stragi di Capaci e via D'Amelio. Nonostante la detenzione al 41 bis, da 24 anni, per gli inquirenti Riina era ancora formalmente il capo di Cosa Nostra. Ma pensare ad un rinnovamento di Cosa Nostra, dopo la morte di Riina, sarebbe un'ipotesi azzardata, secondo Giacomo di Girolamo. Giovane giornalista, da sempre in prima linea contro la criminalità organizzata siciliana: un impegno pagato con minacce di morte ed una pioggia di querele. “In base a dati investigativi acclarati – afferma -, solo alcune famiglie irriducibili di Palermo cercano di fare la Mafia; ma in realtà è la pantomima della Mafia che fu”. Resta ancora a piede libero – tuttavia - il super-latitante Matteo Messina Denaro: cresciuto accanto a Riina durante la stagione delle stragi.
Nel servizio Giacomo Di Girolamo, giornalista
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