E’ morto l'ex procuratore nazionale Antimafia Pierluigi Vigna
Lucido fino alla fine. Pierluigi Vigna è morto nella sua Firenze, stroncato dal cancro. Procuratore nazionale antimafia dal 97 al 2005, era in magistratura da 53 anni. Dopo varie inchieste contro il terrorismo nero e rosso, comincia a occuparsi di mafia nell’84, con la strage sul treno rapido "904" Nasce la Direzione distrettuale antimafia della Toscana. E' con Vigna che Gaspare Mutolo, vent’anni fa, comincia a collaborare con la giustizia ed è da allora che il magistrato fiorentino inizia ad occuparsi del problema dei "pentiti". Nel mondo giudiziario si è spesso schierato controcorrente. Assolutamente contrario all'impegno dei magistrati in politica "anche da pensionato", da sempre a favore della separazione delle carriere tra giudici e pm, si è battuto per l'istituzione dei tribunali distrettuali antimafia e a favore del raggruppamento delle strutture investigative in un unico organismo. San Marino lo conosceva bene. Affrontava la vita con grande onestà, ricorda il Presidente dell’Osservatorio Salvatore Calleri.
Calleri si dice certo che sarà Grasso a continuare il suo lavoro. E indica alla Repubblica il modo migliore per ricordarlo.
Sonia Tura
Il Partito Socialista ricorda il prezioso contributo di Vigna nel contrasto alla criminalità. “Vero e proprio punto di riferimento - scrive - lascia a tutti noi, quale patrimonio comune, un forte senso dello stato, l’amore per la legalità e soprattutto il proprio esempio durato una vita intera”.