È morto Paolo Villaggio, aveva 84 anni

Paolo Villaggio era un artista di quelli che riescono a colpire intere generazioni. La notorietà arrivò negli anni '70, ma il suo viso e la sua comicità sono cari anche ai ragazzi di oggi che hanno visto in tv le scene esilaranti di Fantozzi. Gli adulti, invece, da quelle scene colgono i risvolti più amari di una maschera comica che rifletteva una parte di società italiana in qualche modo triste. Forse uno specchio della stessa personalità di Villaggio. Chi ha lavorato con lui lo ricorda per un carattere diverso, più schivo, rispetto a quello del ragionier Ugo, sua creatura.

Ma Paolo Villaggio non era solo Fantozzi. Genovese 'puro', arrivò a Roma per dedicarsi allo spettacolo. Dopo il debutto a teatro, ci fu la radio. In tv portò personaggi come il Professor Kranz e Fracchia. Quelli della domenica, Canzonissima, Gran Varietà sono alcune delle trasmissioni a cui partecipò. Ma fece anche cinema drammatico, con registi come Lina Wertmuller, Federico Fellini e Mario Monicelli.

L'ultimo film al quale ha lavorato si intitola “La Voce di Fantozzi”. Tanti i messaggi di saluto da parte dei colleghi del mondo dello spettacolo, ma anche dalla politica. Alcune delle più alte cariche dello Stato, come il presidente del Senato, Pietro Grasso, la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, hanno inviato il loro messaggio. Mercoledì, in Campidoglio, sarà allestita la camera ardente.

Mauro Torresi

La figlia Elisabetta, su Facebook, lo saluta così:

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