Motoslitta in un dirupo sul Cermis, 6 morti e 2 feriti
Sono tutte di nazionalità russa le sei vittime e i due feriti dell'incidente avvenuto la scorsa notte sulle pista del Cermis, in Trentino. Due le vittime di sesso maschile, quattro quelle di sesso femminile, fra cui Larissa Rafilya Pshenichnaya, di 51 anni, residente a Predazzo (Trento), moglie del gestore dell'hotel Sporting Cermis, Iaroslav Iagafarov Azat, di 58 anni, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale S.Chiara di Trento. Le altre vittime sono turisti alloggiati all'hotel Des Alpes di Cavalese: Liudmila Iudina, 48 anni e i figli Denis e Julia rispettivamente di 16 e 25 anni; Irina Kravchenko, 45 anni e Viacheslav Sleptsov, 52 anni. All'ospedale di Trento, oltre al gestore dell'albergo, è ricoverato Boris Iudin, di 47 anni. Entrambi non sono in pericolo di vita: uno è ricoverato nel reparto di ortopedia, l'altro in quello di neurochirurgia. La prognosi è di un mese.
La procura di Trento ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sull'incidente avvenuto nella notte sul Cermis. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Davide Ognibene, che già intorno alla mezzanotte era salito fino al luogo dove la motoslitta si è ribaltata. Il magistrato sta coordinando le forze dell'ordine nelle indagini sull'accaduto e sta cercando di ricostruire l'incidente anche attraverso testimonianze. Fondamentali potrebbero essere quelle dei due sopravvissuti.
Tristezza enorme e insieme un pizzico di amarezza per una tragedia che si sarebbe potuta evitare, se quei turisti avessero preso un'altra via: sono nelle parole del sindaco di Cavalese, Silvano Welponer, che ieri è salito subito sul Cermis, dove la motoslitta con rimorchio si è ribaltata, causando sei morti. Welponer esprime "partecipazione per la grave perdita umana" e nella voce ha un misto di commozione e rabbia. "Un atto di irresponsabilità - dice - se quella pista 'nera' è stata una scelta e non un errore, perché la motoslitta non era autorizzata a percorrerla", anche se più volte sembra che i gestori dell'hotel dove i russi erano in vacanza l'avessero chiesto. Una richiesta però assurda, si capisce, dal momento che si tratta di una pista molto ripida, con un muro verso l'arrivo che crea problemi anche con gli sci; tanto più la notte, quando le temperature rigide fanno diventare ghiacciato il fondo. Altra ipotesi è che la pista non sia stata imboccata volontariamente, ma che sia stato un errore, nel buio, ad avere confuso chi guidava. La strada giusta sarebbe stato un più tranquillo sentiero.
E sono state annullate, a causa dell'incidente sul Cermis, tutte le iniziative di spettacolo e di divertimento previste oggi e domani in Val Di Fiemme in occasione della doppia tappa finale del Tour de Ski, la competizione a tappe di sci nordico valido per la Coppa del Mondo di fondo e di fatto anteprima dei prossimi Mondiali della specialità in programma nella Valle del Trentino a metà febbraio. L'annuncio è stato dato dal presidente esecutivo del comitato organizzatore Piero De Godenz, e dall'assessore al Turismo del Trentino, Tiziano Mellarini.