Multato per non aver accolto una non vedente in hotel "Pet free": albergatore impugna la sentenza
"Noi preferiamo garantire un soggiorno pet-free a chi ha paura, oppure ha allergie e non vuole animali in vacanza", si era difeso l'albergatore che ha sempre esposto il cartello "niente animali". Ora davanti al giudice di pace di Rimini al suo fianco è scesa in campo anche FederAsma, una onlus con sede a Roma, che raggruppa gli asmatici allergici italiani. Inoltre l'avvocato De Sio, ha sollevato un'eccezione di costituzionalità. Secondo la difesa dell'albergatore del St Gregory Park va tutelato prima di tutto il diritto di tutti i cittadini alla salute, compresi coloro che soffrono di allergie dovute al pelo dagli animali, poi c'è la tutela della libertà di impresa per cui non sarebbe stato giusto esporre l'albergatore al rischio di esposti di risarcimento danni da parte di altri clienti, quanti cioè avevano scelto quell'hotel perché sicuri di non trovare animali. Infine, secondo le tesi a difesa dell'albergatore la legge sui cani guida del 1974 è da rivedere perché varata in epoca in cui le allergie erano meno frequenti e diagnosticate.