Munizioni all'uranio: Leggiero consegna lista di 70mila nomi
L'ex pilota Domenico Leggiero, esponente dell'Osservatorio militare, è stato ascoltato a Rimini, come persona informata sui fatti, dal Pm Davide Ercolani che ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulle munizioni all'uranio impoverito in cui si ipotizzano l'omicidio colposo e la violazione dell'articolo 117 del codice penale militare di pace, relativo all'omessa esecuzione di un incarico. Leggiero ha consegnato una banca dati con i nomi di 70mila militari italiani impegnati negli anni in missioni all'estero. Il fascicolo aperto da Ercolani riguarda i proiettili all'uranio impoverito usati in Bosnia, Iraq e Kosovo. Inizialmente 'fascicolo conoscitivo', è poi diventato a carico di ignoti, in seguito alla denuncia dei familiari del maresciallo dei carabinieri Giovanni Mancuso, morto nel 2010, che partecipò ad una missione a Nassiriya. Oggi Leggiero, appunto, ha consegnato alla Procura di Rimini una banca dati con i nomi dei 70mila militari italiani impegnati in missioni all'estero, le circolari interne del ministero della Difesa tra il 1999 e il 2000 a proposito dei rischi dell'uranio impoverito e le comunicazioni Nato sull'argomento. Ora al sostituto procuratore Davide Ercolani il compito di spulciare il lungo elenco di nomi alla ricerca dei soldati riminesi, residenti in provincia o in servizio presso i carabinieri o l'esercito a Rimini, che si sono ammalati dopo una missione all'estero. Tra quei 70mila vi sarebbero già sei militari che hanno avuto problemi di salute compatibili con le patologie già riscontrate in altri casi ipoteticamente riconducibili all'uso di proiettili all'uranio.
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