"Mutui sospetti": "effetto Siri" sulla dirigenza di Banca Agricola Commerciale
Il nuovo Direttore di BAC è Dario Mancini. Passo indietro del DG Perotti e del suo vice, Serafini. Nella nota dell'istituto si parla della loro "serenità" per "avere operato correttamente e nell'interesse della banca".
Era prevedibile, in fondo, che la bufera mediatica, politica e giudiziaria di queste settimane avrebbe avuto un forte impatto sulla dirigenza di BAC.
Non deve stupire, allora, il comunicato di questa mattina dell'istituto; che con formule di prammatica rende nota la rinuncia alle rispettive cariche – accolta dal CdA -, del Direttore Generale, Marco Perotti, e del suo vice, Tiberio Serafini.
Il primo, stando all'ormai nota inchiesta de l'Espresso, avrebbe deciso di concedere all'allora viceministro Armando Siri – senza alcuna garanzia - un prestito da 750.000 euro. Serafini, invece, risulterebbe aver approvato il finanziamento alla TF Holding srl. I media italiani avevano anche riferito di perquisizioni e sequestri – delle Fiamme Gialle - presso l'abitazione riminese dell'ormai ex vicedirettore di BAC.
Oltre all'inchiesta della Procura di Milano - che vede indagati per autoriclaggio il senatore leghista ed il capo della sua segreteria -, vi sarebbe, secondo l'Espresso, anche una denuncia dell'AIF alla Magistratura sammarinese, relativa ad un “sospetto misfatto di amministrazione infedele”, addebitabile a Perotti “ed in parte al suo vice”.
Tutelare “più efficacemente” la propria posizione personale; “evitare ogni strumentalizzazione” e “possibile pregiudizio” per la banca. Questi, allora – nero su bianco –, i motivi del “passo indietro” di Perotti e Serafini. Che in realtà – come precisa colui che è considerato il “patron” di Banca Agricola Commerciale – era già avvenuto giorni addietro. Ambrogio Rossini, da noi contattato telefonicamente, afferma che i due avevano già messo a disposizione il loro mandato dal momento in cui l'”affaire Siri” balzò agli onori della cronache.
E che si è atteso fino ad oggi poiché era necessario individuare un valido sostituto alla direzione. Da qui l'ufficializzazione del nome di Dario Mancini, al termine di un “consiglio di amministrazione straordinario” svoltosi in mattinata. “Il nuovo direttore – recita la nota di BAC – è una figura di primario rilievo nel panorama bancario”. In Repubblica è noto soprattutto per aver ricoperto il ruolo di DG di Carisp dal novembre del 2017 al maggio di quest'anno; quando il suo rapporto con Cassa venne “interrotto”.
Tutto ciò mentre si attende l'uscita di una nuova “tranche” dell'inchiesta de l'Espresso, in edicola domani, riguardante un presunto terzo prestito sospetto, questa volta di 200.000 euro, di cui BAC non avrebbe fatto cenno, e che sarebbe stato scoperto solo di recente dalle autorità di vigilanza dopo una “segnalazione degli inquirenti” a BCSM. Finanziamento che l'Espresso ritiene “collegato” a Domenica Ferragù: la consulente veronese che avrebbe presentato alla BAC Armando Siri facendogli ottenere il mutuo.