Una serata tranquilla, in una strada del quartiere Fuorigrotta di Napoli, si trasforma in un incubo di violenza metropolitana. Una bimba di otto anni entra in una cartoleria per acquistare penne e quaderni, è da sola. Il titolare del negozio, 38 anni, la porta dietro una scaffale e inizia a palpeggiarla. La piccola grida, prova a divincolarsi, attira l'attenzione di altre persone. E scatta la reazione: la folla cresce, con il passaparola, e una cinquantina di persone iniziano a inseguire il pedofilo. Una caccia all'uomo che diventa un vero e proprio tentativo di linciaggio: il 38enne è ora in ospedale, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Quasi certamente dovrà sottoporsi a un intervento di ricostruzione facciale. Scenario dell'accaduto via Giacomo Leopardi, non distante dallo stadio San Paolo e da una stazione della linea 2 della metropolitana. Strada di solito tranquilla, tanto da spingere i genitori della bimba a lasciarla andare da sola nella cartoleria, uno dei tanti piccoli negozi ''di fiducia'' del quartiere. E invece nella mente del titolare scatta la molla della violenza. Con un pretesto porta la piccola cliente in disparte, incurante del fatto che il negozio è aperto, che sul marciapiede i passanti sono ancora numerosi e che dalla vetrina i suoi movimenti potrebbero essere notati. É proprio quello che accade: la bambina si ribella all'aggressione, all'esterno i passanti si fermano, il titolare della cartoleria capisce di essere stato scoperto. Di fronte all'odio che vede negli occhi di chi interviene, prova a scappare. Ma è inutile. Come in una specie di moderno far west, via Leopardi diventa terreno di un inseguimento. Non c'è partita per il pedofilo: i passanti diventano una folla, lo rincorrono, lo bloccano, lo spingono a terra e cominciano a picchiarlo. Calci, pugni, insulti. La bimba nel frattempo fugge a casa, in lacrime. Quando sul posto, allertati da una telefonata al 112, arrivano i carabinieri, gli aggressori si sono ormai dileguati. Attraverso le testimonianze di alcuni passanti, che non hanno partecipato al tentativo di linciaggio, i militari ricostruiscono l'accaduto. Il 38enne viene fermato con l'accusa di violenza sessuale aggravata: è ora piantonato in ospedale, al Cardarelli, con gravi lesioni al volto e trauma cranico. Accertamenti sono in corso per tentare di identificare il branco che lo ha ferito. La bambina viene visitata in ospedale: per lei profonde ferite psicologiche ma, almeno, nessuna conseguenza fisica.
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