'Ndrangheta: organizzazione aveva a Seveso banca clandestina, soldi anche a San Marino
Coinvolto anche il nome di San Marino nel blitz anti 'ndrangheta eseguito oggi dalla squadra mobile di Milano. Decine gli arresti in Lombardia e in altre regioni italiane al termine di una indagine nei confronti di presunti appartenenti alla 'ndrangheta operanti in Brianza. 30 le ordinanze di custodia cautelare emesse, per gli arrestati le accuse a vario titolo vanno dal riciclaggio all'usura, dall'estorsione alla corruzione, all'esercizio abusivo del credito, all'intestazione fittizia di società. A Seveso l'organizzazione aveva una vera e propria banca clandestina, in cui venivano riciclati i proventi delle estorsioni e dell'usura. Come hanno appurato gli investigatori, i capitali accumulati, oltre ad essere esportati in Svizzera e a San Marino, venivano reimpiegati dall'organizzazione attraverso l'acquisizione di attività economiche nel settore edilizio, negli appalti e nei lavori pubblici, nei trasporti, nella nautica, nelle energie rinnovabili e nella ristorazione. Non è escluso l'invio di una rogatoria in Repubblica, che finora non è avvenuto, ha puntualizzato il capo della squadra mobile Alessandro Giuliano. Finora gli inquirenti hanno scoperto che tra le destinazioni di trasferimenti bancari di questa attività criminale c'era anche San Marino, si evince dalle intercettazioni telefoniche e dai pedinamenti. Non vi sarebbero sammarinesi indagati.
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