Eolico: confiscato parco Isola Capo Rizzuto, vale 350 mln euro
In particolare Pasquale Arena, attraverso un articolato sistema basato su una fitta rete di società estere con sede in Germania, Svizzera e Repubblica di San Marino detentrici formali delle quote sociali di tre società con sede a Crotone e a Isola di Capo Rizzuto, secondo i magistrati della Dda ed i finanzieri, aveva avviato e realizzato, per conto e nell'interesse dell'omonima cosca, il parco eolico Wind Farm. Le investigazioni condotte dalla Guardia di finanza di Catanzaro, per l'accusa, avevano dimostrato la discrasia esistente tra la titolarità apparente dei beni e l'assenza di un reddito idoneo di Pasquale Arena per sostenere l'intera operazione economica, consentendo così al Tribunale di Crotone di disporre, già nel marzo scorso, di disporre il sequestro delle tre società e dei relativi complessi aziendali, tra cui il parco eolico "Wind farm". La mancata giustificazione della legittima provenienza dei beni da parte di Arena, riferiscono gli investigatori, ha indotto il tribunale di Crotone a rafforzare la misura di prevenzione già adottata, disponendone la confisca.