Costretti a viaggiare, dall'Ungheria all'Italia, in condizioni al limite della sopportabilità, stipati, in 300, su un autotreno, diretto a Pennabilli, nel Riminese, e poi a Chieti e Pescara. A liberare circa 300 agnellini, la Polizia Stradale, al termine di un controllo avvenuto a Novafeltria. Gli animali - uno dei quali morto all'interno del veicolo, riempito in modo da non permettere un viaggio privo di sofferenze - erano in viaggio dal Paese dell'Est su un automezzo di una ditta di Acquasparta, nel Ternano, condotto da un autista 48enne originario di Monterotondo, in provincia di Roma. Gli uomini della Stradale, scoperte le condizioni in cui sono stati trasportati gli animali, hanno condotto il mezzo pesante a Ponte Presale, nell'Aretino, dove gli agnelli sono stati fatti scendere e ricoverati in una stalla indicata dal servizio veterinario. I poliziotti hanno inoltre riscontrato violazioni alle norme a tutela degli animali trasportati e numerose irregolarità documentali per un totale di circa 10.000 euro.
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