L'ombra della malavita sulle strutture ricettive della riviera

Inizieranno giovedì gli interrogatori di garanzia per le 20 persone arrestate ieri mattina nel blitz dei Carabinieri di Rimini, nell'ambito dell'operazione Mirror, che ha svelato complessi e fraudolenti meccanismi tesi all'intestazione fittizia di locali pubblici da parte dell'organizzazione. Tra i locali presi di mira dal clan c'erano infatti il Lady Godiva e La Perla. Per 8 degli arrestati la competenza ora passa alla Dda di Bologna, che ha già rinnovato la richiesta per le misure cautelari al gip bolognese. Secondo gli inquirenti riminesi l'indagine ha evidenziato che in Romagna esistono imprenditori che pagano il pizzo: 5 gli episodi di estorsione documentati dal nucleo investigativo dei carabinieri. Due particolarmente cruenti, descritti nelle 500 pagine dell'ordinanza emessa dal gip riminese Stefania Di Rienzo. Riportato anche il pestaggio di un noto imprenditore di Ravenna nel settore informatico: convocato per un appuntamento in pieno giorno è stato prima minacciato poi picchiato a sangue dagli spalloni del capo clan, ossia Mario Cavaliere detto Zio Mario.
Nel video l'intervista al colonnello Luigi Grasso

Francesca Biliotti

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