Accusata di maltrattamenti alla Casa di Riposo, operatrice Oss a processo
“Fai schifo”, “Non fare capricci altrimenti ti faccio cadere”, questo il tenore di alcune espressioni dell'operatrice socio sanitaria imputata per maltrattamenti, nei confronti di alcune degenti, ma – secondo l'accusa – la trentenne residente a San Marino, di origine rumena - avrebbe anche strofinato addosso ad un'anziana le sue stesse feci, l'avrebbe colpita al capo con un catino e avrebbe insultato e umiliato reiteratamente degenti affetti da incontinenza. Per questi fatti, avvenuti nell'estate del 2014, Felicia Bidica è stata sospesa dall'Iss e in seguito è stato interrotto il suo contratto a tempo determinato. Ora ne deve rispondere in un processo penale che è cominciato oggi. L'istituto Sicurezza Sociale si è costituito parte civile, al contrario delle parti lese che – considerata l'avanzata età e soprattutto le condizioni psico-fisiche - non verranno sentite in aula. In mattinata le deposizioni di alcune testimoni: una ex tirocinante ha confermato le circostanze alla base di un capo di imputazione; una ex collega dell'imputata ha invece affermato di non aver mai notato comportamenti anomali o inappropriati. Felicia Bidica, dopo il mancato rinnovo del contratto a tempo determinato dell'Iss, è stata assunta al Casale La Fiorina dove lavora regolarmente. Prima che il processo arrivi a sentenza è prevista almeno un'altra udienza per l'escussione di altri testimoni.
luca salvatori