Operazione anti-doping dei Nas. Sequestrate migliaia di fiale di anabolizzanti
Tutto è partito a gennaio dalla denuncia di un cliente di un negozio di integratori di Morciano. A marzo l’arresto, in flagranza di reato, del titolare e di un farmacista di Piandimeleto per la cessione di farmaci dopanti destinati a frequentatori di palestre di body bilduing. In mattinata 200 carabinieri dei Nas hanno effettuato 35 perquisizioni nelle province di Pesaro, Rimini e Livorno e il bilancio è stato di tre arresti in carcere, quattro ai domiciliari, un obbligo di dimora e il sequestro di migliaia di dosi di farmaci dopanti – come il nandrolone, il testoviron e il regenon - ed anche di farmaci senza fustelle per i quali veniva chiesto il rimborso al servizio sanitario nazionale. Due quindi le modalità illegali con cui l’organizzazione si procurava denaro: lo spaccio di sostanze dopanti e la truffa delle fustelle dei farmaci che ha fruttato appena 10mila euro prima di essere scoperta. Tra gli arrestati anche medici che in cambio di ricettari in bianco forniti a due farmacisti ricevevano tv, cellulari e liquori. Indagati inoltre due istruttori di body building, il pr di una discoteca di Riccione e cinque pusher. Durante le perquisizioni i carabinieri hanno trovato anche 130 grammi di hashish.
Luca Salvatori