Parla Ali Turki: "Ecco perché è saltato il progetto da oltre 500 mln di euro su aeroporto, ospedale e maxi-albergo"
Quando lei annunciò pubblicamente l'acquisto di Banca Bis parlò anche dell'intenzione di realizzare un aeroporto, un ospedale e un maxialbergo. Parlò di un investimento superiore a 500 milioni di euro. Tanti sammarinesi subito pensarono che era un bluff. Avevano ragione?
“Inizialmente, insieme all'amministratore delegato di un gruppo cinese, abbiamo avuto un incontro con il governo sammarinese per illustrare il progetto...Con alcuni funzionari abbiamo anche visitato le zone interessate, con l'idea di tornare successivamente con un team al completo del gruppo cinese..Abbiamo comunicato la data d'arrivo ma da San Marino ci hanno chiesto di rinviare di due mesi...Abbiamo aspettato dopodiché, con soldi miei, ho fatto arrivare a Milano il team di 15 persone dalla Cina. Anche una società italiana era interessata...Ma alla fine è saltato tutto perché per questioni burocratiche non è stato possibile visitare i siti e fare gli approfondimenti necessari, compresa l'analisi dei costi. Tutto doveva essere finanziato dal gruppo che includeva i cinesi”.
Come era nata l'idea di investire a San Marino? Chi l'ha convinta?
“Sono stato introdotto a San Marino da una persona. Un uomo egiziano che si chiama Ashraf...Mohamed Alì Ashraf...e Flavio Pelliccioni. Mi dissero che il potenziale investimento in Banca Cis sarebbe stato un buon affare....e che la banca era sana...”.
Mentre Ashraf è citato nelle vicende al centro dell'ordinanza Morsiani, della figura di Flavio Pelliccioni non ci sarebbe traccia. Con entrambi Ali Turki afferma di aver interrotto ogni relazione.
L'imprenditore saudita intanto ha deciso di mantenere una residenza in una villa in affitto, non lontano da San Marino, a Misano Adriatico: “Per proteggere i miei interessi. Recuperare i miei soldi messi nella banca, in cui ho trasferito complessivamente più di 30 milioni. Ho messo soldi veri a San Marino.”
l.s.