Potrebbe spuntare un filone sammarinese - riporta l'Ansa - nell'inchiesta condotta alcuni mesi fa dalla Procura di Rimini sulla vendita di patenti nautiche che aveva portato all'arresto di due ufficiali della Guardia costiera, uno di Rimini e uno di Pesaro. Carabinieri e capitaneria di porto di Rimini stanno infatti acquisendo la documentazione relativa a pratiche aperte con cittadini della Repubblica di San Marino. Il sospetto è possa essere stato usato lo stesso meccanismo per procurare, in cambio di soldi, le patenti nautiche facendo "bypassare" ai candidati il regolare esame. Nella nota di agenzia si legge che "solo nel filone italiano sono state individuate almeno 20 patenti cedute con questo sistema e un centinaio è sotto esame. Ma il giro potrebbe essere più ampio". Intanto l'ufficiale pesarese (ora in pensione) in regime di arresti domiciliari ha chiesto di essere nuovamente interrogato: oltre a confermare ancora una volta di aver fatto da intermediario in almeno tre occasioni tra persone che avevano l'esigenza di conseguire la patente nautica attraverso canali più sbrigativi e il maresciallo in servizio alla Capitaneria di Rimini, ha raccontato come e dove avvenivano gli incontri per dividere i soldi con quest'ultimo.
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