Pare passato un secolo, tanto è mutata – nel frattempo – la traiettoria politico-finanziaria del Paese. Eppure solo 6 anni fa – un'inezia in termini storici - sembrò sul punto di concretizzarsi l'acquisto del CIS da parte di Ali Turki. Operazione che parve sin da subito irrituale, agli occhi dell'allora responsabile Antiriciclaggio di Banca Centrale. Luca Beccari – costituitosi parte civile insieme ad altri colleghi - ha ripercorso davanti al Giudice Saldarelli quel periodo; quando Direttore di BCSM era Roberto Moretti: uno degli imputati in questo processo. Con il suo arrivo, a quanto pare, la carriera a Via del Voltone dell'attuale Segretario agli Esteri subì una brusca frenata.
Ricordati lo spostamento in un piano seminterrato, le difficoltà ad interagire con la direzione. Infine il trasferimento a sorpresa all'Esattoria, che Beccari visse come un demansionamento; ma non solo. Ha spiegato infatti come la nomina comportasse automaticamente l'incompatibilità con il suo ruolo. Posto allora l'accento sul fattore temporale: ha rimarcato come proprio in quella fase stesse effettuando accertamenti sulla tentata compravendita del Credito Industriale Sammarinese, cui seguirono 3 segnalazioni all'AIF. Perplessità, infatti, sull'opportunità di aprire un conto in BCSM; sull'origine dei fondi; così come sulla figura di Ali Turki. Stando agli inquirenti – per la cronaca - il presunto “mobbing” a Banca Centrale sarebbe stato determinato dalla volontà di favorire il CIS, mettendo da parte elementi “scomodi”.
Ma le segnalazioni erano segrete, hanno obiettato le Difese. Beccari ha però ricordato un incontro con l'allora membro del coordinamento della Vigilanza Granata; che avrebbe insistito sull'importanza dell'operazione, nonostante gli fossero state segnalate problematiche. Anche il vice direttore di Banca Centrale Daniele Bernardi è tornato con la memoria a quelle riunioni; che lui stesso – ha sottolineato - convocò, invitando invano anche Moretti. Vi erano “anomalie”, ha spiegato, in quell'operazione; e vennero segnalate da più parti. Bernardi ha collegato tutto ciò con il trasferimento suo – e di altri colleghi – ad altri incarichi. E' ciò che sarebbe accaduto alla ex responsabile del servizio soggetti vigilati. “Non mi fidavo più della Direzione”, ha affermato; rivelando di aver fatto una segnalazione di operazione sospetta. Toccata, in un'altra testimonianza, anche la parentesi Savorelli. Prossima udienza il 17 giugno; quando verrà sentito – fra gli altri – l'ex Segretario alle Finanze Capicchioni.