GIUDIZIARIA

Presunto “mobbing” in BCSM: prime testimonianze; focus di Andrea Vivoli sul dossier Centrale Rischi

Entrato nel vivo il processo. Imputati il finanziere Confuorti, gli ex DG Savorelli e Moretti; oltre a Siotto e Sommella: già membri del Coordinamento di vigilanza

Una delle tante propaggini giudiziarie della parabola CIS, questo procedimento. Secondo gli inquirenti una serie di trasferimenti, demansionamenti, addirittura licenziamenti – di dipendenti di Via del Voltone -, furono infatti determinati dalla volontà di favorire il Credito Industriale Sammarinese. Al centro del castello accusatorio Francesco Confuorti; ritenuto l'istigatore di scelte compiute da figure apicali di Banca Centrale.

Il vento nel frattempo è cambiato. Come dimostra la vicenda di Andrea Vivoli: all'epoca “fatto fuori” – come si suol dire –; ed ora Direttore di BCSM. Dalla polvere alle stelle, insomma. Il teste si è soffermato su un dossier di rilevanza sistemica: le relazioni con Bankitalia. Ha ricordato come a fine 2009 si fosse prossimi ad un accordo; incagliatosi, però, per volontà politica. Da qui un “cordone sanitario” intorno al sistema sammarinese. Poi una complessa ricucitura, che si sarebbe dovuta perfezionare con il varo della Centrale Rischi. Vivoli si dedicò anima e corpo al progetto; ma quando si era “all'ultimo miglio”, la governance del 2016 avrebbe preso un'altra strada, optando per l'AQR. Ha anche parlato di “colonizzazione” della Vigilanza; gli sarebbe stato infatti riferito di selezioni, per i nuovi membri, “gestite direttamente da Confuorti”. Il teste è poi tornato allo choc del licenziamento, lamentando la mancata attivazione delle garanzie previste; tema ricorrente nell'udienza. Ha inoltre dichiarato di aver svolto in seguito attività di consulenza, per Asset, per alcuni mesi.

Sentito dal Giudice Saldarelli anche Fabrizio Cherubini. Prima delle dimissioni, ruoli di responsabilità in Banca Centrale. Ha riferito di una Vigilanza “in stallo” con l'arrivo di Savorelli. Sul punto anche Giuliano Battistini, uno dei 9 dipendenti costituitisi parte civile. Ha parlato di una lettera accompagnatoria, ad un rapporto ispettivo sul CIS, scritta “sotto dettatura” del vigilato; del ripetuto rifiuto di Savorelli di trattare il possibile invio ad AIF di una informativa riguardante presunte operazioni anomale della banca. Cambiava spesso idea da un giorno all'altro, “come se nella notte – ha rimarcato il teste - accadesse qualcosa”. Sullo sfondo, insomma, il sospetto di una eterodirezione.

Sentito anche Fabio Mazza, anch'egli parte civile; che ha definito “anomala” la ratio di un suo trasferimento all'epoca. Molto attivi, comunque i team difensivi. Ad un teste la Procura del Fisco ha domandato se ricordasse minacce o violenze esplicite. Risposta negativa. Processo molto complesso. Prossima udienza il 28 maggio.

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