Presunto riciclaggio da quasi 1,8 milioni di euro: prosegue il processo a Michele Santonastaso
Per l'accusa sono soldi dei Casalesi; per la difesa la somma deriva dall'attività professionale dell'imputato
Nuova udienza a San Marino per il processo in cui l'avvocato Michele Santonastaso, accusato di riciclaggio, esercita la sua stessa difesa in aula. La somma di presunta provenienza illecita, versata nel 2001 in contanti, in una banca del Titano, è di 1.782.314. Santonastaso è imputato con alcuni figli, un presunto prestanome e la società Printemps. Per l'accusa si tratta di denaro derivante dalle attività del clan camorristico dei Casalesi di cui – si afferma nella citazione a giudizio – Michele Santonastaso “faceva parte”. Durante l'udienza odierna sentiti come testimoni un ispettore della Polizia Civile e un funzionario dell'Agenzia di Informazione finanziaria. A porre le domande lo stesso Santonastaso e il processo è stato aggiornato a gennaio per risentire gli stessi testimoni, ed altri, con domande che verranno comunicate in anticipo, così da poter produrre e valutare documentazione specifica, relativa alle indagini. Santonastaso sostiene che la somma al centro del processo è frutto della sua attività professionale.