Processo Antonelli, "Fu la caduta la causa di morte", il pm chiede due anni per gli imputati
Gli avvocati della famiglia, parte civile nel processo: "inattività disarmante da parte della Federazione ciclistica italiana e sammarinese".
Nell'ambito del processo in corso a Pistoia, il pubblico ministero ha chiesto due anni di reclusione per i due imputati, il direttore di gara e il presidente della società organizzatrice, per omicidio colposo. Fu la caduta durante la Firenze-Viareggio del 15 agosto 2018 la causa diretta della morte di Michael Antonelli, giovanissima promessa del ciclismo sammarinese, avvenuta due anni dopo, il 3 dicembre 2020, all'Ospedale di Stato. Durante la sua requisitoria, il pubblico ministero, che ha diretto le indagini dei carabinieri sul caso, ha ricordato come, in tutta l’istruttoria dibattimentale, sia stata ampiamente dimostrata la responsabilità degli imputati, i quali avrebbero dovuto provvedere, nel loro ruolo, alla segnalazione della pericolosità della curva (stretta e cieca) nella quale cadde il giovane ciclista. Inoltre, avrebbero dovuto attrezzare la stessa con i dispositivi di sicurezza, che avrebbero impedito all’atleta di precipitare nel dirupo durante la discesa del Monte Oppio.
Per gli avvocati di parte civile, Fiorenzo e Alberto Alessi, che assistono la madre e il fratello di Michael, "il nesso causale è emerso con chiarezza sia dai documenti che nel corso del dibattimento". Nell'associarsi alle richieste del PM, l'avvocato Fiorenzo Alessi ha chiesto un risarcimento danni al responsabile civile, la Unipol Sai, per la madre e il fratello di Antonelli, per una cifra complessiva di circa 1 milione di euro. Tuttavia, la perdita di un figlio non è risarcibile né quantificabile, e per Marina Mularoni l'unica cosa che conta è "avere giustizia per Michael".
Il 15 ottobre toccherà alle difese, poi seguirà la sentenza. L'avvocato di Marina Mularoni, Fiorenzo Alessi, ha rilevato "una disarmante inattività da parte della Federazione ciclistica italiana e sammarinese".
Nel video l'intervista a Fiorenzo Alessi, avvocato di Marina Mularoni.
[Banner_Google_ADS]