Processo Chalet: il giudice Battaglino valuta il "ne bis in idem" ma solo per i reati del processo veneziano
Dalle carte delle indagini condotte dai commissari della legge Antonella Volpinari e Alberto Buriani emerge un flusso di denaro di circa 11 milioni di euro. Gli imputati sono l'ex console William Colombelli – l'unico presente oggi in aula - , Claudia Minutillo - ex segretaria dell’ex governatore del veneto Giancarlo Galan - e Piergiorgio Baita, manager della Mantovani Costruzioni Spa, società italiana leader nella realizzazione di grandi opere. Vengono contestati, a vario titolo, i reati di riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita e associazione a delinquere. I tre imputati sono già stati condannati con rito abbreviato a Venezia, a fine 2013, nel processo denominato Chalet: Baita ad un anno e 10 mesi; Minutillo e Colombelli ad un anno e 4 mesi. Le difese degli imputati, in apertura di udienza, hanno chiesto il proscioglimento per il “ne bis in idem” internazionale. Il giudice Roberto Battaglino si è riservato di decidere ma non in relazione ai reati di riciclaggio e appropriazione indebita, non contestati nel processo italiano già andato in giudicato. Ammessa la costituzione parte civile della Mantovani Costruzioni Spa.
l.s.