Processo favoreggiamento Podeschi e Baruca: Mazzocchi condannato a 2 anni e 2 mesi

Si è chiuso con la condanna il processo di primo grado al vicebrigadiere della gendarmeria accusato di aver dato a Claudio Podeschi e Biljana Baruca radio ricetrasmittenti per poter comunicare tra loro e anche fuori dal carcere. Già preannunciato il ricorso in appello


Il vice brigadiere della gendarmeria Mirco Mazzocchi, imputato per favoreggiamento di Claudio Podeschi e Biljana Baruca, è stato condannato a due anni e due mesi di prigionia e all'interdizione dai diritti politici per un anno e un mese. Mazzocchi dovrà risarcire anche il danno allo Stato che potrà essere liquidato in sede civile. Non concessa la condizionale ma la condanna – non ancora definitiva - potrà essere scontata con misure alternative alla detenzione in carcere, poiché inferiore ai tre anni.
Il gendarme ha già scontato 64 giorni di custodia cautelare dopo essere stato arrestato con l'accusa di aver favorito le comunicazioni all'interno del carcere (ma anche con l'esterno) tra Claudio Podeschi e Biljana Baruca mediante radio ricetrasmittenti ed anche direttamente, attraverso una finestra che si affaccia sul cortile interno della struttura. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna di 2 anni e 8 mesi, quindi più severa rispetto a quella decisa dal Commissario della Legge Gilberto Felici.
La difesa di Mazzocchi, curata dagli avvocati Maria Selva e Fabio Di Pasquale, aveva invece chiesto l'assoluzione per non aver commesso il fatto o perchè il fatto non sussiste. Il gendarme-guardia carceraria ha sempre sostenuto di non aver passato ai due detenuti le radio ricetrasmittenti, pur ammettendo qualche leggerezza nella sorveglianza. “Era un caricabatterie per il rasoio” aveva dichiarato Mazzocchi. E la testimonianza di Claudio Raschi – detenuto con Podeschi all'epoca dei fatti - contro il gendarme “non è attendibile perchè ha ritrattato due volte ed è confusa” ha sostenuto in aula l'avvocato Selva. Il giudice Felici ha tuttavia ritenuto valida la tesi accusatoria degli inquirenti e del procuratore del fisco. Si chiude così il primo processo legato indirettamente alla maxi indagine del Conto Mazzini, ma la partita è ancora aperta perchè la difesa di Mazzocchi ha già preannunciato appello.

Luca Salvatori

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