Processo Mazzini: il giorno di Simon Murray

Processo Mazzini: il giorno di Simon Murray.
I rapporti tra Claudio Podeschi, Biljana Baruca e l'Amman Resort che voleva costruire un hotel di extra lusso, anche con sala da Gioco a San Marino e i bonifici di Simon Murray finiti alla Fondazione per la Promozione Economica e lo sviluppo, per il tramite della Polider di Daniel De Magalhaes. Questi gli argomenti principali affrontati oggi al Processo Mazzini.
La deposizione di Simon Murray – imprenditore britannico da 1,2 miliardi di investimenti a livello globale, solo negli ultimi anni, (così ha detto in aula, ndr) è stata concentrata sui 6 milioni di euro che mise a disposizione di De Magalhaes nel 2005 per alcuni progetti di investimento a San Marino. Un albergo, forse un casinò, una banca e anche una compagnia telefonica. Si trattava solo di idee, di intenti, ma Murray si fido' di De Magalhaes il quale disse che andava preso “on board “anche Pietro Silva perchè conosceva tutti a San Marino e bisognava coinvolgerlo per avere successo. Gran parte dei 6 milioni di euro finirono dunque alla Fondazione per la Promozione e lo Sviluppo, ma non si realizzò nulla dei progetti iniziali ad eccezione dell'acquisizione dell'80% delle quote di San Marino Telecom per 500mila euro. Murray non ha denunciato De Magalhaes, ma avviato azioni legali per il recupero del denaro e ha chiuso ogni rapporto d'affari.
In mattinata invece il processo si è concentrato sui rapporti tra Podeschi e Baruca e l'Amman Resort. Il primo testimone ascoltato sull'argomento e' stato il Segretario Teodoro Lonfernini che ha confermato i contatti tra il Governo di San Marino e i rappresentanti della maxi catena alberghiera, avvenuti alla presenza di Claudio Podeschi, ma le trattative non sfociarono in nulla di concreto. Sentito sull'argomento anche l'avvocato italiano della catena alberghiera e di Paul Puha, Giovanni Lega. Metterà a disposizione delle parti – ha assicurato - i progetti ipotizzati per l'albergo di lusso a San Marino ed anche materiale inerente i collegamenti tra le societa' della galassia “Paul Puha”, compresa la Black Sea Pearl. Lega ha sostenuto che in Svizzera ogni vicenda giudiziaria della Black Sea Pearl cessò con l'archiviazione del febbraio 2014.

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