Processo Mazzini: i legali di Luigi Moretti chiedono l'assoluzione
Mattinata dedicata alle arringhe dei difensori di Luigi Moretti, oggi presente in aula. Per l'architetto il procuratore del fisco ha chiesto 6 anni di prigionia per accuse che vanno dall'associazione a delinquere al riciclaggio. L'avv sammarinese Alfredo Nicolini ha seguito il filo dei rapporti di chi ha condotto le indagini. Ha elencato i libretti che secondo l'accusa avrebbe maneggiato, a partire dai due che l'architetto ha effettivamente estinto: (Banca e Natale), evidenziando la mancanza di volontà di occultare o riciclare denaro di cui peraltro Moretti ignorava la provenienza. A riprova della trasparenza il fatto che, i passaggi sono stati ricostruiti dopo 15 anni. Per quel che riguarda l'associazione a delinquere l'argomento forte dell'arringa di Moreno Maresi la mancanza di prove. Il legale riminese ha insistito sulla fragilità di un capo di imputazione che è di per sé spia della debolezza dell'accusa in cui manca la distribuzione gerarchica, la definizione di un ruolo, la tempistica. Insomma non ci sono prove, né si è voluto trovarle né c'è stato riscontro a quanto detto dagli attuali imputati nella fase istruttoria. “E' una imputazione con i piedi d'argilla, sulla sabbia e vicino al mare” ha insistito. Chiesta l'assoluzione, l'udienza è stata aggiornata. Dalle 15 parleranno le difese di Marziano Guidi, Mirella Frisoni- anch'essa oggi presente in aula- e Nicola Tortorella
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