Processo Rally Legend: sentiti, oggi, oltre 20 testimoni
“L'auto è partita per la tangente; ho tentato di azionare il freno a mano ed intraversarla, ma non è servito. Allora ho cercato di dirigerla verso una rotoballa; al momento dell'impatto mi sono reso conto di avere persone sopra il cofano”. Così Enrico Bonaso – l'uomo alla guida della Renault Clio, che investì un gruppo di spettatori del Rally Legend - ha ricordato i drammatici momenti dell'incidente. Archiviate le contestazioni a suo carico, Bonaso è stato sentito come teste. Davanti al Giudice Battaglino anche la ricostruzione della navigatrice, che ha spiegato di aver gareggiato altre volte – in passato - sul medesimo percorso, ma che in tali occasioni vi fosse un vero e proprio muro di rotoballe. “Negli anni scorsi, forse, c'era qualche balla in più”, ha riconosciuto l'addetto al posizionamento di queste protezioni, a cui è stato chiesto anche chi avesse deciso di parcheggiare il trattore, in una posizione giudicata da molti pericolosa. “Nessuno – ha risposto –, l'ho deciso io, come le volte precedenti”. Tra gli aspetti nodali del processo – che vede alla sbarra per omicidio colposo e lesioni colpose 3 commissari di percorso, l'allestitore della prova speciale e 4 componenti delle auto di sicurezza -, il presunto scambio del colore delle bandelle, nella via di fuga della postazione al bivio tra via Piana e via Giacomini: zona che, teoricamente, doveva essere interdetta al pubblico. Uno dei testi, oggi, ha affermato di aver steso le bandelle, ma di averlo fatto 2 giorni prima della competizione. Sentiti – tra gli altri – l'organizzatore dell'evento e il Direttore di Gara. Un commissario di percorso, posizionato nella curva successiva a quella della tragedia, ha dichiarato di non aver ricevuto il piano di sicurezza; così anche altri testi. Ad aggravare il quadro le dichiarazioni di alcuni spettatori, che non avrebbero visto, gli addetti alla sicurezza, dare disposizioni al pubblico che si trovava nella zona a rischio. Nel sinistro perse la vita il 57enne di Asti Enrico Anselmino. Presente oggi, su una sedia a rotelle, la sua compagna, gravemente ferita - quel 9 ottobre - insieme al figlio della vittima. La donna ha parlato del calvario che sta attraversando, insieme alla famiglia.
I più letti della settimana:
{{title}}
Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy. Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy