Si è chiuso a Rimini il processo per diffamazione che vedeva contrapposti il direttore di GiornaleSM.com Marco Severini e l'editore del quotidiano “L'Informazione”, Carlo Filippini.
Severini è stato chiamato a rispondere per le accuse mosse verso l'Informazione di avere lavoratori in nero e di svolgere l'attività della redazione in un locale non idoneo, realizzato abusivamente e già sanzionato dagli uffici competenti. Per il giudice il fatto non sussiste e le accuse non sono da considerare diffamatorie. Di qui il proscioglimento. “Prendiamo atto con grande soddisfazione della sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Rimini – scrive l'avvocato di Severini, Stefano Pagliai - il Giudice monocratico di Rimini ha riconosciuto come quelle cronache giornalistiche riguardassero circostanze assolutamente rispondenti al vero e verificate attraverso da fonti attendibili da parte di Giornale.sm. Una vittoria – aggiunge Pagliai - per la tutela della libertà di stampa”.
sb
Severini è stato chiamato a rispondere per le accuse mosse verso l'Informazione di avere lavoratori in nero e di svolgere l'attività della redazione in un locale non idoneo, realizzato abusivamente e già sanzionato dagli uffici competenti. Per il giudice il fatto non sussiste e le accuse non sono da considerare diffamatorie. Di qui il proscioglimento. “Prendiamo atto con grande soddisfazione della sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Rimini – scrive l'avvocato di Severini, Stefano Pagliai - il Giudice monocratico di Rimini ha riconosciuto come quelle cronache giornalistiche riguardassero circostanze assolutamente rispondenti al vero e verificate attraverso da fonti attendibili da parte di Giornale.sm. Una vittoria – aggiunge Pagliai - per la tutela della libertà di stampa”.
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