Rapina in villa a Gemmano: legato e imbavagliato da tre albanesi

L' episodio violento, quasi spudorato della rapina in villa in pieno giorno in un centro tranquillo come il Comune di Gemmano, bilanciato dal conforto per la tempestività della risposta dei carabinieri. Che hanno arrestato dopo solo un'ora una banda formata da tre albanesi di 31, 41 e 37 anni, tutti con precedenti.
Il fatto attorno a mezzogiorno: il proprietario della villa, un uomo di 47 anni, ha visto un intruso accucciato sotto la siepe della sua abitazione, gli ha urlato contro senza immaginare la tempestività della sua risposta. Il giovane l'ha steso a terra a faccia in giù, immobilizzato e poi ha chiamato i complici. Mentre uno lo teneva fermo, legato mani e piedi e sotto la minaccia di un coltello, gli altri rovistavano la casa, vuota in quel momento. Forse pensavano di trovare qualcosa di più: se ne sono andati con monili d'oro ed oggetti per meno di 14 mila euro, a bordo dell'Opel Agila della vittima, che hanno lasciato legato in giardino. Appena è riuscito a liberarsi il 47enne è corso a fare denuncia dai carabinieri, che erano già in preallarme: l'auto su cui viaggiavano i tre stranieri per le vie di Gemmano in mattinata, una Kangoo, non era sfuggita all'occhio di una pattuglia che aveva comunicato la targa in centrale.
L'arresto a Rimini, a pochi passi dalla centrale: a bordo dell'auto è stata ritrovata tutta la refurtiva. L' Opel Agila è stata invece abbandonata in un fossato
I dettagli dell'operazione nell'intervista al Capitano Antonio De Lise, comandante stazione di Riccione

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