Re del lusso: il difensore nega la doppia identità di Sinnott

Nessun alias per Terry Sinnott. La difesa nega la doppia identità del "re del lusso", amministratore unico del Luxury Shopping Center di Dogana. Per Gendarmeria ed Interpol invece il loro lavoro congiunto aveva fatto emergere la duplice identità del soggetto.
Il legale, Filippo Cocco, ha convocato una conferenza stampa per precisare alcuni aspetti della vicenda dell'imprenditore arrestato venerdì dai Carabinieri di Riccione, in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Cocco nega in primis doppia identità e l'esistenza di un doppio passporto, greco ed irlandese del suo assistito e precisa che "la vicenda è stata strumentalizzata".
Secondo l'avvocato nel circuito internazionale permane il mandato di arresto europeo per errore, riferito ad un procedimento già chiuso in Grecia. Secondo gli atti della difesa nello store lavorerebbero 5 dipendenti, e ci sarebbero anche 4 domande di assunzione in corso.

VA

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