A Riccione i funerali di Giuseppe Rossi, noto politico e professionista sammarinese trovato senza vita venerdì scorso
Giuseppe Rossi era un uomo buono. Anche quando rileggeva il suo passato politico alla luce delle vicende giudiziarie che hanno poi travolto la Repubblica, non rivendicava nulla. Piuttosto era come amareggiato dal fatto che la storia gli avesse dato ragione. E' stato trovato morto, nel giardino della sua casa a Riccione, dove si era trasferito insieme alla moglie e ai tre figli, diversi anni fa. Sarebbe stato un infarto a stroncargli la vita, probabilmente qualche giorno prima del rinvenimento del cadavere. La sua famiglia era fuori, per viaggi e impegni organizzati da tempo e lui si trovava solo in casa. Una fine terribile direbbero i più ma non Giuseppe, uomo da messa quotidiana, animato da una fede profonda e molto attivo nella parrocchia e nella Caritas di Riccione. L'ex consigliere del partito socialista che poi, con Monica Bollini, fondò i “Sammarinesi per la libertà”, aveva 60 anni. In tantissimi oggi, dal Titano, sono scesi nella Perla Verde per l'ultimo saluto. C'erano esponenti del mondo politico, imprenditoriale e sociale della Repubblica e tantissimi sconosciuti alle cronache ma molto amati da Giuseppe e sua moglie Graziella. Il sacerdote ha infatti ricordato che grazie alla coppia la Caritas riusciva a fornire i pasti anche di domenica, giorno in cui sarebbe rimasta chiusa per l'assenza di cuochi ma che invece ha continuato ad operare proprio per la disponibilità, anche economica, dei due sammarinesi. Tutti poi, si sono stretti attorno ai genitori, ultraottantenni, che dopo la morte fulminea del suo gemello, hanno dovuto dire addio anche a Giuseppe.
Sonia Tura
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