Riciclaggio, prosegue a San Marino il processo al 're del vino'
Prosegue a San Marino il processo a carico di Vincenzo Secondo Melandri, 47enne imprenditore di Ravenna definito 'il re del vino' che deve rispondere, insieme a Luigi Cantatore, 50enne barese, del riciclaggio di soldi che l'accusa ritiene di provenienza della malavita organizzata pugliese, e trasferiti sul Titano tramiti operazioni commerciali con l'azienda vinicola da lui amministrata. Si tratta della costola sammarinese nata da una rogatoria arrivata sul Titano nell'ambito dell'operazione Baccus, scattata nel giugno del 2012. Al centro dell'inchiesta sammarinese i soldi- secondo l'accusa di provenienza illecita- che venivano trasferiti sul Titano facendo figurare operazioni commerciali con 'L'Azienda Vinicola Alla Grotta”, amministrata da Melandri. Sull'avvio dell'indagine è stato ascoltato il direttore di Aif Nicola Veronesi. Tra i testimoni anche la consulente dell'azienda, Patrizia Colonnelli: il perito di parte ha confermato il giro d'affari milionario dell'impresa. Proprio le somme movimentate sono uno degli argomenti forti della difesa, “soldi legati all'attività della società vinicola – sottolineò a suo tempo l'avvocato Maria Selva- e non alle fatture false contestate”. Si prosegue il 15 settembre, giorno in cui sarà sentito Vincenzo Secondo Melandri, che oggi era presente in aula
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