Ricorso "Podeschi" a Strasburgo: non riscontrate violazioni
Il ricorso è ammissibile ma non sono state riscontrate violazioni dell'articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, su tortura e trattamenti inumani e degradanti, e dell'articolo 5, comma 3 e 4, sul diritto dei detenuti ad essere tradotti al piu' presto di fronte ad un giudice ed essere giudicati in tempi ragionevoli; e sul diritto dei detenuti di presentare ricorso in Tribunale affinché decida entro breve termine sulla legittimità della sua detenzione e ne ordini la scarcerazione se la detenzione è illegittima.
Il ricorso era stato presentato il 29 settembre 2014, mentre Cludio Podeschi era in custodia cautelare in carcere da circa tre mesi e i suoi avvocati si erano visti respingere l'ennesima istanza per la scarcerazione o l'attenuazione della misura cautelare.
In giudizio lo Stato di San Marino era rappresentato dall'avvocato Lucio Daniele e, quale co-agente, da Guido Bellatti Ceccoli, Ambasciatore di San Marino a Strasburgo.
Lucio Daniele ci ha rilasciato un commento lapidario “Prendo atto - dichiara - del dispositivo della sentenza, che verrà letta ed esaminata con attenzione dalle autorità competenti. In via preliminare rilevo che la Corte Europea ha evidenziato che le procedure poste in essere dal tribunale sono conformi agli articoli della convenzione europea dei diritti dell'uomo”.
L'avvocato Massimiliano Annetta, che rappresentava Claudio Podeschi alla Corte di Strasburgo, tuttavia non considera la sentenza, una “sconfitta” e annuncia l'impugnazione o meglio la richiesta di rinvio alla “Grand Chambre” della Corte Europea. La questione, dunque, non è ancora definitivamente chiusa. La difesa di Podeschi ha tre mesi per proporre il rinvio e un cosiddetto “panel” di giudici dovrà valutarne l'ammissibilità entro i due mesi successivi.
l.s.