Rimini. Arrestato cinese per omicidio volontario aggravato
Dietro all'omicidio di un 41enne cinese, avvenuto il 23 luglio 2009 a San Giuseppe Vesuviano, provincia di Napoli, ci sarebbe un regolamento di conti tra bande cinesi residenti nella zona di Prato. Tutto sarebbe partito da una lite scoppiata tra due gruppi il primo dicembre 2008, in un bar toscano. Ad avere la peggio, la banda cui apparteneva il 31enne ora arrestato dalla Questura di Rimini, Jiantang Lin, che rimase ferito nella lite. Il suo aggressore era fuggito verso Napoli e lì lo hanno ritrovato il 31enne e i suoi, che avevano organizzato una spedizione punitiva, conclusa con l'omicidio del 41enne, ucciso con 7 coltellate. Dopo l'omicidio, Jiantang Lin si era nascosto in Romagna e, approfittando della sanatoria, aveva presentato domanda di emersione in qualità di collaboratore domestico per lavorare da un suo connazionale. Per farlo, aveva dovuto presentare le sue vere generalità, così la Questura ha scoperto, grazie agli accertamenti e comparando le impronte digitali, che l'uomo in precedenza si faceva chiamare Zhen Lin e che da gennaio era stato colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura di Nola, Napoli, proprio per il delitto di 4 anni prima. Gli agenti lo hanno catturato nell'appartamento di via Italia, a Rimini, dove attualmente risiedeva.
Francesca Biliotti
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