Rimini: arrestato dalla squadra mobile un 43enne salernitano per stalking
E' finito in manette lo scorso 30 aprile, un 43enne di Cava dei Tirreni residente a Rimini, con l'accusa di stalking e maltrattamenti in famiglia, dopo l'ultima di una serie infinita di angherie verso l'ex moglie e i figli. Due giorni e mezzo di carcere, quindi di nuovo in libertà con l'obbligo di non avvicinarsi, più di 500 metri, alla donna, 39enne brindisina. Dopo la separazione nel 2013 e il trasferimento in una casa protetta insieme ai figli di 9 e 12 anni, le cose sembravano andare meglio per lei, invece no. Il cavese, trascorso un breve periodo nella città d'origine, si è rifatto vivo con prepotenza. Non solo con sms deliranti, tra parole d'amore e minacce di morte alla ex, ma una volta tornato a Rimini anche con l'insistente pretesa di vedere i figli. Spesso si è presentato ubriaco a scuola terrorizzando i bambini. Fino al 30 aprile scorso quando ha aggredito la moglie immobilizzandola. Grazie all'intervento dell'insegnante di educazione fisica, la donna però è riuscita a rifugiarsi nell'edificio. Barricati all'interno, insegnanti e studenti hanno quindi chiamato la polizia che ha fermato l'aggressore. Il gip di Rimini Cantarini, che ha convalidato la richiesta del pm, in seguito ha poi deciso di scarcerare il salernitano con l'obbligo di non avvicinarsi alla moglie. Potrà anche vedere i due figli ma alla presenza degli assistenti sociali.
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