Rimini. Rovistava nei cassonetti. L'assessore: “non è un clochard". Il PM archivia il caso
“Di fatto, - dichiara - non c'è nessun povero o clochard denunciato perché frugava nell'immondizia ma un'ipotesi di reato, che ora toccherà alla Procura approfondire, nei confronti di un riminese ufficialmente residente e domiciliato, che accumula oggetti".
"Va detto - puntualizza Sadegholvaad - innanzitutto che l'invio in Procura di un esposto/denuncia firmato da un residente di via Darwin per danneggiamento di cassonetti non è nei confronti di un clochard o un senza dimora o una persona senza domicilio ma di un residente ufficiale e a tutti gli effetti nella nostra città. E non è un particolare da poco visto che proprio tale elemento ha contribuito probabilmente a 'enfatizzare' i termini della notizia".
Secondo l'assessore le prime denunce sarebbero arrivate, corredate di fotografie, già dallo scorso 20 agosto e il comune si sarebbe mosso inviando un quesito a Hera in relazione a eventuali episodi di contenitori rifiuti danneggiati in quella via e per avere chiarimenti giuridici sulla proprietà degli oggetti asportati dal cassonetto. L'azienda avrebbe risposto che in quella strada, nelle settimane precedenti, erano stati riscontrati danni ai contenitori e che, tecnicamente si trattava di furto.
Nella conclusione, oltre all'auspicio di aver fatto chiarezza, un augurio: "in analoghe situazioni sarebbe sempre preferibile agire con il buonsenso piuttosto che agire con una serie di 'atti dovuti”.
Intanto il Corriere Romagna riporta che il PM Davide Ercolani ha archiviato il caso, quindi il "ladro di rifiuti" non finirà a processo. Gli oggetti sarebbero senza valore e l'uomo lamenta delle difficoltà psicologiche, che hanno portato alla cancellazione delle accuse.