Rimini: dichiara zero e ha mezzo mln, sfratto a 30 furbetti delle case popolari
Sono tre tra i 30 che, dopo le verifiche, ora devono lasciare le case Erp di Rimini e che hanno un anno di tempo per riconsegnare le chiavi. Otto, peraltro, lo hanno gia' fatto. Sono dunque una trentina, fa sapere oggi il Comune, i procedimenti di decadenza da appartamenti di residenza pubblica (Erp) gia' attivati nel corso del 2017 e nei primi mesi del 2018.
La stretta e' stata possibile in seguito all'applicazione di alcune importanti novita' normative e alla possibilita' per l'Agenzia delle Entrate di accedere e controllare i redditi e patrimoni mobiliari dichiarati dagli assegnatari. Tra le norme, c'e' in particolare quella regionale in tema di edilizia residenziale che ha modificato i requisiti per l'accesso e la permanenza in Erp e le modalita' di calcolo e l'applicazione dei canoni di locazione. Le modifiche piu' sostanziali sono proprio nell'ambito della permanenza nelle case popolari, con alla base la volonta' di favorire la progressiva autonomia dei nuclei familiari in un particolare momento di difficolta' e il turnover e mobilita' nelle assegnazioni.
Da qui la verifica alla quale il Comune di Rimini sta partecipando in rete con gli altri organi. Con gli strumenti di controllo si vogliono scoprire i 'furbetti', che hanno un differenziale molto alto tra il patrimonio mobiliare dichiarato nel 2014 e nel 2016