Rimini: Gdf confisca 10 milioni di beni a eredi presunto usuraio
Il pm riminese Paolo Gengarelli aveva richiesto per l'uomo "gli arresti domiciliari e il sequestro preventivo dei beni di cui, direttamente o tramite societa' a lui riconducibili, era proprietario". Il presunto usuraio nel frattempo e' pero' morto dunque il reato estinto. Visti "i gravi indizi di reato emersi", i finanzieri hanno eseguito nuove indagini economico-patrimoniali, proponendo alla Procura la confisca, nei confronti degli eredi, "dei beni di cui l'indagato era risultato proprietario in maniera sproporzionata rispetto al reddito prodotto e all'attivita' economica svolta". Conclusione condivisa dal pm Davide Ercolani, che ha percio' proposto "la confisca dei beni individuati dalle Fiamme gialle riminesi, del valore di 10 milioni", ma non dal Tribunale di Rimini che ha rigettato la richiesta. La Corte d'appello di Bologna l'ha invece accolta, disponendo "la confisca di 10 terreni nel Comune di Savignano, del valore complessivo di sette milioni, e di un immobile nel Comune di Rimini, sede di un noto ristorante sul lungomare, del valore stimato di tre milioni". Il ristorante, che si trova nella frazione di Torre Pedrera, "e' stato pero' lasciato a disposizione degli attuali gestori, risultati estranei ai fatti".