Rimini: operazione anti sovraffollamento dei Carabinieri
Continuano le operazioni antiabusivismo e sovraffollamento dei carabinieri di Rimini. Questa mattina all'alba i carabinieri sono entrati in 5 appartamenti. La sorpresa più grande nell'ultimo, in via Clodia, trasformato in 5 monolocali abitati da italiani, non residenti a Rimini.
Il proprietario, di Cesena, ha diviso la spazio in 5 zone dotate di bagno, aria condizionata e cucinino con il cartongesso facendo passare i tubi sotto il pavimento. 300 euro a testa l'affitto, una sorta di locanda illegale. Ognuno aveva il suo contatore e due lavatrici in comune. Tutto all'interno di una palazzina abitata regolarmente.
Nel primo appartamento controllato c'erano 7 adulti e 3 minori, tutti illegali, stipati in condizioni sanitarie scarissime. I clandestini controllati provengono principalmente da Bangaldesh e Kirghizistan.
I Carabinieri stanno continuano le indagini e controllando il cambio di destinazione d'uso di molti locali.
Sono 3 gli appartamenti risultati sovraffollati e i cui conduttori saranno sanzionati ai sensi della nuova ordinanza del sindaco di Rimini poiché all'interno dei loro appartamenti sono state sorprese più di 10 persone in esubero. É l'esito dei controlli messi in atto dai Carabinieri nella zona di Viserba e Borgo Marina, ai sensi del provvedimento comunale che è in vigore dal 4 maggio e prevede una multa da 25 euro a 500 euro. I controlli di oggi hanno impegnato 25 militari che hanno identificato in tutto 47 persone, provenienti soprattutto dal Bangladesh e dal Kirghizistan, di cui uno denunciato perchè non in regola con il permesso di soggiorno. Sono 5 in tutto i condomini verificati, mentre è stata avanzata la proposta di sgombero di una soffitta per diversa destinazione d'uso dei locali. Sono in corso, inoltre, accertamenti sul frazionamento di uno degli appartamenti controllati, suddiviso in 5 unità autonome e affittate singolarmente a cittadini stranieri per circa 300 euro mensili. Nella maggior parte dei casi sono emerse condizioni igienico sanitarie alquanto precarie al vaglio dei sanitari dell'Ausl.
Valentina Antonioli