Rimini. Poliziotta fuori servizio difende donne molestate
Una poliziotta libera dal servizio è intervenuta nel primo pomeriggio, a Rimini, per difendere alcune donne dell'est europeo importunate da quattro nordafricani. Al termine di una colluttazione, che le hanno provocato una sospetta frattura al setto nasale, gli uomini sono fuggiti, ma uno è stato poco dopo arrestato. L'assistente capo della Questura di Rimini stava tornando a casa al termine del lavoro quando, transitando nei pressi del Parco "Cervi", ha notato i quattro che stavano per aggredire le donne, sedute su una panchina. Si è quindi avvicinata e, dopo essersi qualificata, è intervenuta in difesa delle ragazze: gli uomini, alcuni dei quali evidentemente ubriachi, si sono scagliati contro la poliziotta che ha ingaggiato con loro una breve colluttazione, consentendo alle giovani di mettersi in salvo. Per lei alcuni pugni al volto, che le hanno provocato una sospetta frattura al naso. Subito sono scattate le ricerche da parte delle forze dell'ordine. I carabinieri hanno individuato e arrestato uno degli aggressori, a quanto pare il più violento del gruppo. Si tratta di un cittadino marocchino di circa 30 anni, con regolare permesso di soggiorno, conosciuto alle forze di polizia anche perchè già in passato si era reso protagonista di episodi analoghi. I suoi complici vengono tuttora ricercati. Il Questore di Rimini, Alfonso Terribile, si è recato nel pomeriggio all'ospedale "Infermi", dove la poliziotta è stata medicata, per sincerarsi sulle sue condizioni di salute. All'assistente capo - 48 anni, sposata e con due figli, in servizio presso la Divisione Anticrimine della Questura - Terribile ha manifestato "vivo compiacimento" per non aver esitato a compiere il suo dovere "con coraggio e determinazione" affrontando da sola, libera dal servizio, quattro uomini in evidente stato di alterazione. La poliziotta, per questo suo gesto, verrà proposta per un riconoscimento.
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